Conoscere la differenza tra le piante di cannabis maschili e femminili è molto importante per chi inizia ad approcciarsi a questo mondo.
Qual è la differenza tra le piante di cannabis maschili e femminili?
Le piante femminili sono le più ricercate perché hanno un maggiore effetto benefico e psicoattivo. Contiene la cima più utilizzata in tutti i prodotti di cannabis ed il quantitativo di THC è maggiore rispetto alle piante maschili.
Le piante maschili vengono usate in minore quantità e possono essere usate occasionalmente per fare prodotti concentrati come l’hashish. Le piante di cannabis maschili Impollinano le piante femminili con le sacche polliniche. La cannabis coltivata da piante maschili non è utilizzabile perché non contiene i germogli.
La pianta maschio è grande, con pochi rami e poche foglie. Gli esemplari maschi non fioriscono e hanno un contenuto di THC limitato. Le piante maschili sono usate per produrre semi.
Come riconoscere le piante di Cannabis?

Fin dalle fasi iniziali di crescita della pianta è possibile riconoscere il sesso, alla seconda settimana si possono osservare già le differenze che hanno tramite lo stelo.
Durante le prime 4 settimane di crescita, si possono osservare le sacche polliniche nei maschi e stimmi o pre fiori anteriori nelle femmine. Entro la sesta settimana di crescita, puoi distinguere chiaramente le piante di marijuana maschili e femminili.
Le piante femminili sono più resistenti e ruvide talvolta sono utilizzate anche per fare delle corde o altri prodotti che richiedono una forte fibra.
Le piante di cannabis maschili sono vitali nei programmi di allevamento e forniscono il 50% del materiale genetico del seme.
Hanno spesso più fitocannabinoidi sulle foglie e sono meno resistenti e folte, per questo sono utili per produrre fibre di canapa; il materiale è più morbido rispetto a quello femminile ed è molto utilizzato nell’industria tessile.
In rare occasioni, potresti vedere piante di cannabis con organi riproduttivi maschili e femminili. Queste piante ermafrodite si sviluppano spesso a causa di stress ambientali, inclusi climi rigidi e carenze nutrizionali. Le piante ermafrodite non si svilupperanno in condizioni ottimali di coltivazione.