La marijuana e la musica reggae hanno una grande storia in comune, in questo articolo andremo a spiegare come questo legame sia così forte.
Le origini del connubio marijuana e musica reggae
Per prima cosa il paese d’origine della musica reggae è la Giamaica. Un paese in cui la marijuana è di uso comune in modo creativo e medicinale ed è intrinseca nella loro cultura.
Le influenze culturali degli indiani portarono nel paese la cannabis, e la parola hindi “ganja” sta a significare le foglie di canapa.
La Giamaica ha un clima ideale per la sua coltivazione e tuttora nel paese si stima siano presenti quasi 37.000 acri di canapa in tutto il paese.
La musica reggae si sposa perfettamente con la causa della cannabis, poiché è una musica che muove da una forte voglia di ribellione e giustizia sociale e la cannabis era il punto cardine di molti partiti politici dell’epoca che puntavano alla sua legalizzazione.
Gli artisti giamaicani nei loro testi incentivano l’uso di tale pianta e soprattutto la legalizzazione.
Tra i più conosciuti sicuramente Bob Marley è stato il precursore della musica reggae e di questo movimento che propone oltre a questo, principi di pace e spiritualità.
Marley oltre ad essere un musicista, cantante pro-cannabis, è noto per far parte dei cosiddetti rastafariani, si convertì al rastafarianesimo dal cristianesimo a metà degli anni ’60, molti anni prima di diventare famoso.
In cosa consiste il rastafarianesimo?
Il Rastafarianesimo è una religione monoteista nata nel 1930 nella comunità nera della Giamaica, a seguito dell’incoronazione del re Etiope Ḫāyla Sellāsyē.
Per i rastafariani la sua figura raffigura un erede di Dio in terra e come sovrano della patria originaria. Rivendicavano il recupero della cultura ed identità degli africani a seguito dalla schiavitù.
Ritornando a Bob Marley egli si dice che non usava la cannabis a scopo ricreativo ma bensì portava la pianta a livelli divini, considerandola santa e che potesse portare l’uomo ad un’elevazione spirituale superiore. Per Marley la cannabis era la causa della propria illuminazione poetica e musicale.
La prima canzone di grande successo di Marley è stata “No Woman, No Cry” del 1975, seguita dal suo album “Rastaman Vibration”.
Egli tutt’oggi è venerato dai rastafariani come profeta e da tutti gli amanti della cannabis.